venerdì 8 aprile 2011


Cammino, corro verso la mia disperazione. Vedo chiaro davanti a me ciò che mi farà male e gli corro incontro. Non potrebbe essere altrimenti.
Un braccialetto di gomma rossa al polso. un ciondolo a forma di cuore con all'interno una sola frase, semplice e chiara: "ciò che mi nutre, mi distrugge" perduto in una spiaggia un'estate fa, quando il buio della notte nascondeva i difetti dei nostri corpi.
Pensieri deliranti, ricordi laceranti, un flusso di coscienza al contrario: Proust assaggiò una madeleine (un dolce francese) e si ricordò attimi felici della sua infanzia, i miei ricordi invece galleggiano nei crampi allo stomaco, nella f a m e.
Tremenda fame di bellezza, di assoluta magrezza, di fierezza del mio corpo.
Digiuno.