domenica 13 novembre 2011

Stanotte ho bevuto talmente tanto che stamattina non ero dimagrita nemmeno di un etto, nonostante ieri, oltre all'alcol, abbia ingerito solo due caffè.
Lui era li, l'altro mi ha cercata.
Mi spiego ok: il "principe azzurro" menzionato nel mio post precedente, e che da adesso chiameremo P. , mi ha mandato un messaggio ieri, nel bel mezzo della mia durezza (alias "ubriachezza"), con scritto "Mi manchi.", si proprio così, -MiManchiPunto-.
Ho ignorato il messaggio e ho continuato a bere, nell'imbarazzante situazione di non sapere cosa rispondergli.
Avrei voluto scrivergli che lui non mi manca per niente, che sto precipitando, si, ma che lui non risolverebbe nulla.
Vorrei dirgli che nemmeno io gli manco, e che deve smetterla di affezionarsi alle abitudini. Perché lui è così, non gli manco io, gli manca la routine, gli manca avere quella ragazza fissa che tutta la sua famiglia conosce, gli manca dormire da me dopo una serata in discoteca, gli manca l'immagine pubblica che davamo di noi.
Si, pubblica perché come vi ho detto abbiamo una certa notorietà nella nostra città, legata al fatto che facciamo parte di una società che lavora in varie discoteche, e organizziamo serate ed eventi in altri locali, niente di che, ma le persone sanno che eravamo insieme, davamo anche l'impressione di essere una bella coppia, e ora tutti un po' ignari non sanno bene cosa sia successo, se siamo ancora insieme oppure no, e girando per piazza stanotte numerosi molestatori mi hanno fermata, (fingendo di essere dei miei grandi amici, quando in realtà alcuni non mi ricordavo nemmeno chi fossero, ed è tanto se li ho visti o salutati una volta) chiedendomi cosa fosse successo con P. o dove fosse ieri sera. "Non lo so dov'è - Non siamo più insieme - No, nessuno dei due sta male, non andavamo d'accordo - Ora siamo felici, ci divertiamo".
Ma forse solo io sto bene senza di lui.
E poi c'era anche LUI, quello che mi ha spezzato il cuore, dopo avermi riportato alla mia vita di eccessi e di cattive abitudini. Lo chiameremo B., un po' come "Bastardo-Bestia-Babbeo-Bellissimo".
Non doveva esserci, e invece c'era, camminava dietro di me e guardava con occhi di odio tutti i ragazzi che mi salutavano.
Ci siamo fermati a fumare, "Lei non deve fumare" ha detto a tutti, "Non fatela fumare vi prego".
Ho avuto dei problemi, è vero, io non devo fumare più, il mio cuore e la mia pressione da zombie non mi permettono lussi di questo tipo, ma stavo male, la sua presenza li mi uccideva. Mi sono allontanata, ho acceso una sigaretta, sono andata al primo locale che c'era nella via, conoscevo il barista, mi ha fatto 7 piombini (di acqua di bora bora, liso form e jungle) offerti da lui. Sono tornata dagli altri, ho guardato per la prima volta in quella sera negli occhi B., sperò di avergli trasmesso tutto il rancore che provavo per lui con quello sguardo.
Più tardi un suo amico mi fa "Lui ti ama non lo capisci? Devi credergli, non può averti fatto nulla di male, non l'ho mai visto così.." e ancora "Ieri è venuto da me fatto e ubriaco, l'ho visto piangere per la prima volta, ha detto che non importa quanto ci vorrà, lui ti deve riconquistare, e io gli ho detto -vattela a riprendere-". Quei discorsi mi hanno provocato una tempesta di emozioni che non so descrivere, so solo che io non riesco a credergli, e questo ogni volta mi fa cadere nella frustrazione più profonda.
Io difficilmente riesco a credere nelle persone, ho avuto esperienze devastanti per me e ora la mia autodifesa ha distrutto la fiducia.
Comunque per il resto della serata abbiamo bevuto insieme, io e B., lui beveva tutto quello che bevevo io, e io per sfida bevevo il doppio. Più che per sfida in effetti era per mettere in time-out i pensieri.
Siamo tornati a casa in condizioni pietose.
Stamattina ho risposto a P., al suo "Mi manchi.", con un "Non credevo", esatto -NonCredevoPunto-, ed è la cosa più inutile e senza senso che potessi scrivere, si è vero, credevo stesse bene anche lui, mi ero fatta dei viaggi mentali per tranquillizzare la mia coscienza, avevo detto a tutti che era finita e che stavamo bene, ma io in effetti non l'ho mai chiesto a lui, era tutto nella mia testa.
Tra poco lo rivedo, vado a lavorare in un locale, abbiamo organizzato un aperitivo in grande, e tra un paio di ore sarà li, davanti a me, non si scappa. Vorrei scappare invece.

4 commenti:

  1. Anche a me è successo: il cuore alla fine ha così tanti calli che è difficile aprirlo a chiunque. Ma dovresti credere a questo ragazzo, B., sembra davvero sincero. Anche se mi manca un tassello: non avevi detto che si era trasferito?
    PS: ok, grazie!

    RispondiElimina
  2. Ah, prova a fare "segui" sulla barra in alto. Oppure nei Lettori fissi schiacci la barra blu, dipende quale dei due hai provato e non funzionava.

    RispondiElimina
  3. ora riprovo! comunque la sua famiglia ha deciso di trasferirsi ma per ora vive ancora qua.....non so per quanto però!

    RispondiElimina
  4. in entrambi i modi non riesco, provando con la barra blu mi dice che tu non consenti di iscrivermi al tuo blog, e di riprovare con un altro account, sei sicura di avermi sbloccata? :)

    RispondiElimina